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Alaskan Malamute
Originario dei paesi freddi del
Nord America, più precisamente dell’Alaska, il Malamute discende
direttamente dal lupo artico.
Deve il suo nome alla tribù dei Malhemut,
un popolo nomade che usava i cani per trasportare i beni da un luogo
all’altro. Si tratta infatti di un cane forte e possente.
La taglia ideale è di 63 cm per il maschio e 58 cm per la femmina,
mentre il peso, in entrambi i casi, varia attorno ai 35 kg.
Il mantello è formato dal pelo, di
lunghezza media e ruvido, e da un folto sottopelo che 2 volte all’anno
(nel periodo di muta) perde completamente, spargendo una quantità
abbondante di pelo per almeno 2 settimane. Bisognerebbe quindi
spazzolarlo spesso per ridurre questo periodo.
In compenso però il Malamute ha bisogno di poca manutenzione poiché è
molto pulito e non emana cattivi odori.
Il colore del manto va dal grigio al nero e dall’oro al marrone tramite
varie sfumature, mentre sono sempre presenti alcune parti bianche.
Gli occhi sono a mandorla, color nocciola,
sempre vigili e attenti. Le orecchie sono erette e relativamente
piccole. La coda è a spazzola, portata sopra la schiena.
Il Malamute è un cane molto intelligente,
attivo, fedele, riservato e non abbaia. Solo raramente tende ad ululare,
comportamento tipico del suo antenato.
In origine veniva impiegato come cane da slitta,
ma ultimamente, grazie anche alla sua diffusione in quasi tutto il
mondo, è molto apprezzato come cane da compagnia.
Con il padrone e la sua famiglia è molto dolce e affettuoso, anche se
non ama particolarmente giocare con i bambini. Va comunque addestrato da
cucciolo perché è orgoglioso, indipendente e non molto docile: il
padrone deve sapersi imporre come capobranco.
Infine, quando fa molto caldo, ha bisogno di zone d’ombra e di non
affaticarsi eccessivamente.
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