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                     Segugio Italiano pelo raso
                                     


                                                             
Nazionalità:
Italia

Origini:
Le origini del segugio italiano sono antichissime e certamente si deve ricondurre il nostro segugio ai primitivi cani da corsa dell'antico Egitto portati poi sulle coste mediterranee dai commercianti fenici. Così questi antichi cani da corsa sono pervenuti anche in Italia. Si è avuto modo di constatare dall'esame di numerosi disegni egizi delle epoche faraoniche la presenza di cani nell'antico Egitto molto rassomiglianti al segugio attuale. Infatti in essi si nota anche la particolarità delle orecchie pendenti, indubbio segno dell'avanzata domesticità. Si può concludere dunque che l'antico cane da corsa, da non confondere con i levrieri, approdò in Italia dando origine al nostro attuale segugio, che si è conservato pressoché immutato nelle sue linee anatomiche generali. Cani del medesimo tipo e statura dei nostri segugi attuali si trovano effigiati nelle due statue di "Diana cacciatrice" (Museo di Napoli). e di "Diana scoccando l'arco" (Museo Vaticano). Nel castello di Borso d'Este (1600) trovasi il dipinto di un cane rappresentante la perfezione del nostro segugio italiano.

Aspetto generale:
La conformazione generate è quella di un mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato fortemente costruito, di simmetria perfetta, di ossatura ben sviluppata con forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso, testa dolicocefala ad assi longitudinali superiori cranio-facciali divergenti, manto a pelo raso.

Pelo:
Pelo raso su tutto il corpo, tessitura vitrea, denso, uniformemente liscio; possono però riscontrarsi rari peli duri sparsi sul tronco e sul muso e sugli arti che non costituiscono difetto.

Colore:
I colori ammessi sono: il fulvo uni colore in tutte le sue gradazioni dal rosso fulvo carico al fulvo slavato: il nero focato. Le focature nelle sedi fisse e cioè muso, sopracciglia, petto, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede, nonché perineo. Il fulvo può portare del bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no), stella bianca al petto, sul collo, sui metacarpi, sui metatarsi, sui piedi, alla punta della coda. Però il bianco non è desiderabile e meno ve né meglio è. Il nero focato può portare la stella bianca al petto ed in tale caso il segugio italiano viene chiamato tricolore. Non è ammesso il colore marrone. (caffè, fegato).

Taglia:
Altezza al garrese
Maschi da 52 a 58 cm. - Femmine da 48 a 56 cm.

Peso:
Da 18 a 28 kg.

Attitudini:
Cane da caccia, da seguita, che si adatta bene ai più disparati terreni - fornito di buona resistenza e velocità, lavora pieno di ardore sia isolato che in muta - temperamento ardito ma carattere poco espansivo, sguardo dolce, voce squillante e piacevolissima.

Note:
Come tutti i cani da caccia ha necessità di sfogare questa sua attitudine e di esercitare molto il fiuto. E' sconsigliato in appartamento e a persone decisamente sedentarie.


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